Vendita illegale F-gas: CNA batte Amazon

CNA Roma

Si è conclusa con un grande successo per la categoria dei frigoristi la battaglia condotta da CNA contro il colosso dell’e-commerce.

Il ricorso presentato dalla CNA contro la vendita illegale di F-gas, ceduto sul portale di Amazon anche a chi non in possesso di certificazione, ha costretto la multinazionale a cessare la vendita dei gas fluorurati.

In merito al ricorso in oggetto avanzato da 17 imprese associate alla CNA, abbiamo il piacere di informarvi che il caso si è chiuso positivamente, senza bisogno dell’intervento del Tribunale, con un accordo sottoscritto da Amazon stessa e dalle imprese che hanno fatto ricorso.

Amazon ha infatti rimosso spontaneamente qualsiasi vendita di f-gas dal proprio portale ed ha attivato un canale di comunicazione diretto per consentire la segnalazione da parte di CNA di eventuali altre offerte dei prodotti in questione. Amazon ha inoltre confermato che tutti i venditori presenti sul sito devono seguire le linee guida di vendita e le regole vigenti nel Paese in cui operano. Coloro che non lo fanno sono soggetti ad azioni che includono la potenziale chiusura del loro account. Gli elementi di grande positività che hanno portato le imprese a sottoscrivere l’accordo sono molteplici ed evidenti.

Il primo aspetto è che Amazon, andando ben oltre le richieste che avevamo avanzato in sede cautelare (e che al massimo avrebbero ottenuto l’adozione di tecniche per non vendere senza la verifica della presenza del patentino), ha inibito ai venditori di vendere gli F-gas tramite la sua piattaforma. Da almeno un mese, e cioè da quando gli è stato notificato il ricorso, la piattaforma ha autonomamente rimosso la vendita di F-gas dal suo portale; in pratica, abbiamo ottenuto molto di più di quanto richiesto nel ricorso. Questa circostanza, che è assolutamente positiva per gli obiettivi che le imprese ricorrenti si erano poste con il ricorso (e che rappresenta un plus rispetto a quanto ottenibile addirittura in sede giudiziale) ha determinato la cessazione della materia del contendere con la chiusura della fase cautelare. Abbiamo, quindi, ottenuto il risultato sperato senza aver dovuto scontare l’alea del giudizio sempre insita in ogni contenzioso soprattutto in un contenzioso come questo che è caratterizzato da elementi da sempre discussi in giurisprudenza, talvolta con esiti alternanti e non univoci.

Inoltre, con la firma dell’accordo, Amazon si è impegnata a creare un canale privilegiato di comunicazione con CNA; in pratica avremo a disposizione un indirizzo di posta elettronica dedicato a cui inviare le segnalazioni di eventuali casi di vendita che dovessero sfuggire ai controlli automatici che Amazon ha messo in atto per impedire la vendita dei prodotti F-gas. E’ fondamentale sottolineare che questo aspetto non sarebbe stato conseguibile attraverso il ricorso al giudice (e, cioè, il giudice non avrebbe mai potuto imporlo), ma è stato possibile ottenerlo soltanto con la sottoscrizione dell’accordo tra le parti.

Gli esiti del ricorso costituiscono un innegabile e pieno successo politico dell’azione della nostra Confederazione a salvaguardia dei legittimi interessi della categoria che sono stati materialmente difesi dalla costituzione in giudizio delle 17 imprese nostre associate a cui CNA Installazione Impianti ha assicurato piena tutela sindacale e patrocinio legale.

La convenienza nell’essere iscritti alla CNA la si dimostra anche e soprattutto quando la Confederazione alla quale ci si è associati riesce a difendere in maniera efficace, in un contesto non certo facile e nei confronti di controparti dall’enorme peso economico e finanziario, i legittimi interessi delle imprese.

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