Ristoro Lazio IRAP. Contributo a fondo perduto della Regione Lazio per la liquidità delle imprese

BANDO SCADUTO

Ristoro Lazio IRAP

Ristoro Lazio Irap è il bando della Regione Lazio da 51 milioni di euro a fondo perduto nato per sostenere la liquidità delle micro, piccole e medie attività economiche del Lazio appartenenti a settori particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia provocata dal COVID-19 e che hanno subito chiusure o limitazioni dell’attività nei mesi scorsi. 

A partire dalle ore 10:00 di lunedì 11 gennaio, sarà possibile compilare la domanda di partecipazione navigando sul sito della Regione Lazio. Il bando sarà chiuso alle 10.00 di lunedì 8 febbraio (o fino ad esaurimento risorse). La domanda potrà essere firmata digitalmente o in modalità olografa.

Sei un'impresa che svolge un'attività rientrante tra quelle sotto descritte? Hai pagato a novembre 2020 oppure pagherai ad aprile 2021 l'acconto IRAP 2020? La CNA di Roma ha predisposto un servizio di assistenza alla compilazione della domanda.

 

Il Ristoro Lazio Irap è rivolto a liberi professionisti titolari di partita Iva e micro, piccole e medie imprese (Mpmi) appartenenti a 283 distinti codici Ateco:

  • tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater (ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché già ristorati con altre misure regionali ad hoc)
  • commercio all’ingrosso
  • commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo.

L’importo del ristoro consiste in un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25.000 euro e sarà pari alla rata dell’acconto IRAP 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre. Il riferimento alla rata IRAP è pensato per rendere automatico il calcolo delle somme e più rapida la loro erogazione.

Più in dettaglio, i ristori saranno destinati a:
  • Pubblici esercizi, come ristoranti, bar, gelaterie, enoteche, pasticcerie ecc.;
  • Operatori del Turismo, come attività ricettive alberghiere e non (B&B ecc.), campeggi, ostelli, agenzie di viaggi, tour operator, guide turistiche ecc.;
  • Attività di organizzazione di convegni, fiere, feste, cerimonie;
  • Attività legate a tempo libero e benessere: discoteche, parchi tematici, centri benessere e termali, spa ecc.;
  • Attività del settore della cultura come musei, servizi di biglietteria di eventi, noleggi di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni, biblioteche, giardini zoologici ecc.) ad eccezione di cinema e teatri per i quali la Regione ha già pubblicato due avvisi specifici;
  • Attività del settore dello sport (attività di corsi sportivi, palestre, piscine ecc.) che non abbiano già usufruito della specifica misura regionale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche;
  • Attività del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, chiuse dai decreti di marzo, oltre ad agenti e rappresentanti di commercio;
  • Attività di servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti ecc.).

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Informazione realizzata con il contributo di Camera di Commercio di Roma 

CCIAA Roma