A Roma 800 forni rischiano la chiusura

CNA Roma

La questione è legata a un obbligo di controllo delle emissioni in atmosfera, regolato dalla Regione Lazio in modo più restrittivo che in altre regioni. L’obbligo prevede che i forni, anche di piccole dimensioni, installino sistemi di filtraggio dei composti organici volatili. “Gli obblighi sono difficilmente attuabili, soprattutto nei centri storici – spiega Dino Bartocci, presidente dell’associazione panificatori della Cna di Roma-. Si tratta di sistemi, oltre che molto onerosi, ingombranti e soprattutto non necessari per garantire la sicurezza. Anzi, in alcuni casi, come in quello dei forni del centro, rischiano di creare irrisolvibili problemi architettonici. Senza contare che, l’odore del pane, più che essere considerato un disagio è vissuto con grande gradimento dai residenti”. Le criticità sono del resto state confermate anche dalla Provincia di Roma.

La Cna di Roma chiede un incontro immediato con l’assessorato regionale compente, vista la scadenza odierna dei termini per mettersi in regola. Ricorda inoltre che in altre province, come Firenze e Modena, le disposizioni per i forni siano estremamente semplificate e consentano di mantenere nei centri storici e in periferia, un ricco patrimonio di piccoli forni artigianali.

Roma, 21 dicembre 2011

Ufficio Stampa CNA Roma

 

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