Area produttiva Casal Selce: ennesimo scippo ad artigiani

CNA Roma

"Abbiamo scritto all’assessore al commercio e alle attività produttive di Roma Capitale, al presidente della Commissione urbanistica e al presidente della Commissione commercio, per chiedere un incontro su questa decisione” così il direttore della Cna di Roma, Lorenzo Tagliavanti. Casal Selce è destinata dal PRG a parte degli ambiti per i programmi integrati della città della Trasformazione con destinazione “Tessuto prevalentemente per Attività”, denominato Print n. 9 Casal Selce. Quest’area, trasformata da agricola a produttiva, era stata individuata per soddisfare le esigenze insediative di una pluralità di piccole aziende del territorio che si erano già costituite in apposito Consorzio, “CSI - Consorzio Sviluppo Imprese. Dobbiamo sempre ricordare che a Roma esistono 61 insediamenti produttivi spontanei: gli artigiani che lavorano in alcune di queste aree aspettano da tempo di essere ricollocati”.

“Questa trasformazione - aggiunge Michelangelo Melchionno, responsabile insediamenti produttivi della Cna di Roma - doveva rispondere alla necessità di riqualificare una parte del tessuto produttivo Casalotti-Boccea, su cui insiste un sistema di piccole e medie imprese insediate in aree scarsamente idonee, con problematiche igienico-sanitarie. Ma soprattutto aziende che per via di questa collocazione non possono in alcun modo portare avanti progetti di sviluppo e crescita delle singole realtà produttive” aggiunge Melchionno. Con l’atto assunto dalla Giunta Comunale la ricollocazione prevede che su una SUL di 26.600 mq, 24.000 siano destinati ad abitativo, 2.600 a commerciale e 28 mq a produttivo già esistenti.

“Chiediamo di essere convocati in audizione dalle commissioni coinvolte per poter esprimere la nostra ferma contrarietà all’ennesima operazione urbanistica che favorisce la rendita immobiliare a scapito del sistema produttivo locale” conclude Tagliavanti.

Roma, 14 novembre 2012

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