È allarme sicurezza per gli impianti gas. Da gennaio 2015 sono sospese le verifiche sulle manutenzioni degli impianti termici

CNA Roma

Una delle fonti di maggior rischio per la sicurezza delle nostre abitazioni è rappresentata dagli impianti di riscaldamento. Infatti, molto spesso si trascura il fatto che l’affidabilità degli impianti termici può essere gravemente compromessa se gli stessi non sono sottoposti a regolare manutenzione, eseguita a tecnici abilitati e adeguatamente qualificati.

Per comprendere la dimensione del fenomeno si deve considerare che solo a Roma il totale degli impianti centralizzati risulta essere di circa 26.200, pari a 8.566 MW, mentre gli impianti termici “autonomi” censiti sul territorio romano sono circa 632.000 con una potenza installata stimata di circa 6.000 MW. A questo proposito, la normativa impone il controllo e la manutenzione degli impianti termici, con l'obiettivo di contenere il consumo di energia, ridurre l'inquinamento ambientale e aumentarne la sicurezza.

Al Comune di Roma spetta l’individuazione del soggetto incaricato di effettuare le verifiche riguardanti la corretta conduzione e manutenzione degli impianti termici in città, ma dopo la scadenza del precedente affidamento, cioè da gennaio 2015, non si è ancora arrivati alla assegnazione di un nuovo incarico ed alla riattivazione del servizio.

“In relazione alla gara avente per oggetto Procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di verifica e controllo dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici presenti nel territorio comunale, pubblicata all’albo pretorio on line di Roma Capitale, dal 18 dicembre 2016 al 17 marzo 2017, ci preme segnalare come il mancato avvio del servizio sia motivo di grave preoccupazione per gli operatori del settore. La sospensione dello stesso dal 2015, ha come conseguenza che in molti casi, non essendoci i controlli, i cittadini si rifiutano di effettuare le manutenzioni previste dalla normativa, con effetti negativi sulla efficienza energetica degli impianti, sulle emissioni in atmosfera e sulla sicurezza degli stessi. Come già segnalato all’Assessore competente, molteplici sollecitazioni in tal senso ci giungono dagli operatori del settore e tale ritardo sta generando delle incertezze sul territorio – afferma Claudio De Angelis, Presidente CNA Impianti Roma - dove registriamo una mancata applicazione della disciplina sull’esercizio, la manutenzione, il controllo e ispezione degli impianti termici. Ribadiamo la nostra convinzione che si debba procedere nei tempi più stretti possibile al riavvio del servizio ed al rispetto del DPR 74/2013, come già avviene nelle altre città.”

Una manutenzione regolare garantisce un elevato livello di sicurezza in particolare contro i rischi di asfissia, esplosione, incendio per l’utente e i suoi vicini, ma ha anche come obiettivo non secondario il rispetto dell’ambiente. E’ fondamentale per realizzare una significativa riduzione degli sprechi energetici e una maggiore efficacia nel contrasto delle irregolarità.

Il controllo consente di mantenere il valore del rendimento della caldaia al di sopra del limite minimo stabilito per legge che varia a seconda dell’anno di installazione, della potenza e delle caratteristiche della caldaia. Quanto maggiore è il rendimento tanto più grande è il risparmio di combustibile. Ad esempio se la caldaia ha un valore del rendimento di combustione pari a 85 vuol dire che di 100 euro spesi solo 85 euro servono per riscaldare l’abitazione, mentre 15 euro vengono sprecati per la scarsa efficienza. Fare regolarmente i controlli dell’impianto permette di risparmiare sulle spese di riscaldamento e aumenta la durata dell’impianto. Si devono poi considerare i benefici per la salute dei cittadini. Una combustione più efficiente riduce l’emissione di sostanze inquinanti in atmosfera e concorre a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Nelle stagioni invernali le emissioni delle caldaie contribuiscono all'inquinamento dell'aria e una corretta manutenzione degli impianti termici consente di ridurre le emissioni inquinanti anche fino a valori del 5%.

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